lunedì 2 febbraio 2015

Gennaio 2014 in pillole: libri e film

Ben trovati!
Vorrei provare a creare una rubrica sul blog, ma non garantisco che sarà sempre costante, come ogni altra cosa del resto.
Il tema sarà, come da titolo, pillole del mese passato. In pratica sarà un breve riassunto di film, libri, telefilm e quanto altro che mi sia capitato durante il mese. Visto che leggo moltissimo, sarà soprattutto un modo per dirvi la mia sui libri letti, che non arrivo a recensire, ma anche sul resto.
Naturalmente, se la pensate come me, o se la pensate in modo diametralmente opposto, sarò lieta di leggere le vostre opinioni!

LIBRI
Nel mese di gennaio ho terminato ben 5 libri, cosa che non sarà possibile questo mese, visto che devo davvero scrivere la tesi.
Di Le parole segrete, di J. Harris vi ho già parlato qui. Il primo libro che ho terminato quest'anno ed è veramente bello! Un anno iniziato ottimamente.

Ho poi iniziato la trilogia delle Gemme di Kerstin Gier e non so se la concluderò. Per ora ho letto Red e sono rimasta parecchio delusa. La trama è molto interessante: a causa di un gene ereditario della famiglia della protagonista, alcune delle donne acquisiscono la capacità di viaggiare nel tempo, anche se mai troppo indietro rispetto al presente. Potevo aspettarmi la delusione, raramente queste saghe young adult mi appassionano. Lo schema è sempre il medesimo: protagonista nella media, a tratti amorfa con una migliore amica che fa anche quello che dovrebbe fare lei, una "nemica" che è perfetta, bellissima, intelligentissima, bravissima e per finire un ragazzo bellissimo che la nostra protagonista odia, ma non tanto da cascargli fra le braccia senza tanti complimenti.
Ciò che mi ha delusa di più, però, è che la Gier nemmeno prova a descrivere le epoche storiche in cui viaggiano i personaggi ed è un grandissimo controsenso visto il tema del libro. Questo è un grande punto a sfavore, perchè credo denoti una mancanza di voglia di documentarsi che avrebbe reso più completo e interessante il libro. L'idea di base è ottima, peccato per il risultato.

Voto: 6/10

Ho terminato poi I fantasmi dei Natali passati, ebook scritto a quattro mani da Federica Soprani e Vittoria Corella. Questo è il quarto e ultimo capitolo della saga Victorian Solstice, che ruota attorno alla società investigativa di Jericho e Jonas. L'ambientazione, come si intuisce, è la Londra vittoriana, e le imprese dei due richiamano in effetti Sherlock Holmes e il suo fido Watson, anche se in realtà, hanno ben poco del metodo deduttivo di questi e i casi si risolvono più per coincidenze che per un reale ragionamento. Le indagini che coinvolgono la J&J vanno sempre a toccare i quartieri più sordidi di Londra, così che quella che ci ritroviamo a leggere è la storia nascosta e criminosa della città, quella che solitamente si tace e si ignora, fatta di desideri abietti, prostitute e gentiluomini che si spogliano dei loro abiti per diventare crudeli seviziatori. Le due autrici hanno uno stile che conquista il lettore fin dalle prime pagine e i quattro capitoli, che sono molto brevi, hanno il pregio di saper appassionare. Bellissimo stile e trama carina.

Voto: 7,5/10

Dopo aver letto, l'anno scorso Guida Galattica per Autostoppisti, ed essermi subito appassionata, quest'anno ho proseguito la saga con Ristorante al Termine dell'Universo. Devo dire che non mi ha appassionata come il primo, sebbene ci siano anche in questo scene che fanno scoppiare a ridere e la parodia che Douglas Adams mette in scena è sempre acuta e ben congegnata. Nel complesso, non ho trovato il seguito brillante come il primo libro, ma lo stesso molto bello, abbastanza da spingermi a leggere anche il terzo capitolo.
Quello che più mi piace di questo libro è la capacità dell'autore di ridicolizzare ogni cosa senza scadere nell'infantile o nel banale e in secondo luogo l'immaginazione che gli permette di creare i mondi che descrive nei libri. Questa saga si avvicina molto alla serie Doctor Who secondo me.

Voto: 8/10

Infine, l'ultimo libro che ho letto e il più impegnativo è stato I giorni del potere di Colleen McCollough. Si tratta di un romanzo storico sulla Roma repubblicana. La mole è notevole, sono quasi 900 pagine e la lettura è a volte appesantita dalle divagazioni dell'autrice che ha compiuto un'impresa di documentazione titanica (Kerstin Gier impara!). Questo libro altro non è che il nostro buon vecchio libro di scuola delle superiori, con l'aggiunta però di personaggi a tutto tondo. Letta in quest'ottica la storia di Roma è incredibile. Ci si accorge di quanto personaggi come Caio Mario o Lucio Cornelio Silla fossero dei veri e propri eroi del loro tempo. Che dire, se non che avrei tanto voluto che mi avessero insegnato così la storia? Dare un volto e un carattere ai personaggi è una scelta vincente, il libro si legge come un vero romanzo, quando altro non è che un'ottima rielaborazione della realtà. L'autrice è fedelissima al mondo romano e ai suoi avvenimenti e si prende qualche libertà solo su cose secondarie.
Se siete appassionati di storia non potete farvi sfuggire questo libro!

Voto: 10/10

FILM

Questo mese sono andata al cinema ben due volte. Sono stupita e felice. Una volta andavo spessissimo al cinema, ma purtroppo, complici i costi e le pellicole non sempre eccellenti, da qualche tempo sono latitante e preferisco guardarmi un buon film in streaming. Questo mese, però, la programmazione prometteva bene. Avrei voluto vedere American Sniper, solo per la presenza del mio adorato Bradley Cooper, ma l'idea di un film su un cecchino americano girato da americani mi inquietava perchè prometteva di essere infarcita di moralismo distorti e patriottismi a svantaggio del nemico. Cosa che in molti mi hanno confermato.
Al cinema ci sono andata invece per vedere The Imitation Game, di cui ho già parlato qui, e poi Big Eyes di Tim Burton.
Mi ostino ad andare a vedere tutti i film di Tim Burton in memoria delle vecchie glorie ed è sempre più una delusione. Finalmente, i miei sforzi sono in parte ripagati.
Big Eyes sembra preannunciare una risalita del regista, quantomeno si discosta dagli ultimi film che sembrano fatti con lo stampino. Big Eyes è la vera storia di Margaret Keane, una pittrice nata nel 1927, resa famosa dai suoi particolarissimi quadri che hanno invariabilmente per soggetto bambini con gli occhi grandissimi.
La pittrice si trova vittima di un marito che la deruba della gloria e della fama che i suoi bambini vanno acquisendo e questo per anni e anni, finchè la donna non trova la forza di reagire e di tentare di riappropriarsi di quello che è suo.
Si tratta di una storia di sottomissione e di violenza psicologica, in cui però la forza di una donna convinta delle sue idee riesce finalmente ad emergere e toglie parte del dramma del film in virtu di una catarsi finale.
Amy Adams, nei panni di Margaret è strabiliante e del tutto convincente, da sola basterebbe a far salire il film di numerosi punti, accanto a lei ci sono, però, altri interpreti bravissimi seppure non la eguaglino mai. Tim Burton finalmente si tiene alla larga dai personaggi strampalati che se piacevano all'inizio, sono ormai diventati le brutte copie di se stessi e ci regala un film nuovo in cui si rivede il suo vecchio tocco, sebbene sia timido e non sempre presente.
Big Eyes è una favola, una favola adatta alla regia di Burton e con bravissimi interpreti. Non è un film che si colloca fra i migliori ma si difende bene e si guarda volentieri. Forse a tratti e un po' lento, ma stupisce che regali dei momenti di vera riflessione sul rispetto e sulla consapevolezza di sè, priva di clichè e buonismi. Incredibile!

Voto: 8/10

Vista la lunghezza del post, per ora mi fermo qui. Anche perchè non mi sono portata avanti con nessun telefilm, a causa dello studio. Spero di vedere il mese prossimo Birdman di cui mi hanno parlato benissimo e di proseguire con la serie Big Bang Theory.
Un bacio
Life

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