mercoledì 1 luglio 2015

Un mese di libri - parte 1

Buon giorno!

Come vi ho già detto, io adoro leggere, quindi vorrei condividere con voi le mie impressioni sui libri che leggo, magari qualcuno si trova ispirato!
Su Goodreads partecipo a qualche gruppo di lettura, trovo che le sfide proposte in questi gruppi mi permettano di spaziare nelle mie letture e di affrontare generi che non avrei mai preso in considerazione in altro modo.
Dividerò la cosa in più post per non scrivere cose chilometriche.

Il tema della mia sfida a Tema di questo mese era: SFIDA, e questo mi ha catapultata nel mondo della mia adoloscenza, con Il Magico Regno di Landover di Terry Brooks, autore che ho sempre amato moltissimo.

Trama: 
Ben Holiday è un avvocato di successo perseguitato dalla morte della moglie che adorava. Quando trova su un catalogo dei grandi magazzini l'annuncio di un regno da fiaba in vendita è scettico, ma la volontà di costruirsi una nuova vita è così forte che si butta.
Il regno da favola, Landover, esiste e necessita di un re, ma Ben scoprirà che è un mondo in rovina e che se vuole salvarlo dovrà rimboccarsi le maniche e affidarsi ai suoi strani alleati: una mago che non sa fare magie, due coboldi, un uomo tramutato in cane per metà, e una bellissima silfide.

Terry Brooks non si smentisce nemmeno questa volta e con la sua scrittura semplice e curata riesce ancora ad annullare la superficie del foglio di carta per trasportare il lettore dritto su Landover.
Questa è una cosa di Brooks che ho sempre adorato, il suo modo di scrivere immediato seppur curato che permette di dedicarsi interamente alla magia della lettura.
La trama si svolge fra prove da superare e soluzioni in linea con il fantasy più classico, in cui il predestinato ha sempre i mezzi per trovare le sue risposte e vincere le sue guerre. Da questo punto di vista niente di nuovo, eppure Brooks è sempre nuovo, credo che sia il modo in cui riesce a staccare il lettore dalla realtà e farlo vivere le sue mille avventure. Le sue trame rispettano sempre i canoni del fantasy più tipico ma ogni volta è come riscoprirlo da capo.

Voto: 

Poi ho letto un libro di Johanne Harris, altra scrittrice che a me piace tantissimo, e che ha una grande versatilità, passando da un genere all'altro senza problemi. Molti la conosceranno per il film Chocolat, con Johnny Depp, tratto da un suo libro omonimo.

Trama:

Juliette è una zingara e cresce fra circhi e teatri ambulanti. Sfrontata, intrisa di un sapere pagano e antico, poco incline a seguire le regole umane e testarda. Conosce Guy LeCorbau, un imbroglione vestito in indumenti e atteggiamenti signorili con cui intreccerà una storia d'amore e odio intensa. Juliette, conosciuta come "la donna alata" per il suo numero di acrobazie su una esile fune, un giorno sparisce dalle scene. Il romanzo prende il via da una Juliette più pacata sebbene non ancora sottomessa che si è unita a un convento di suore. A farle prendere questa decisione è la sua nuova condizione di mamma che cerca una nuova stabilità per la sua neonata. Fra le suore di Saint Marie la donna trova una nuova dimensione, ma non abbandona le vecchie abitudini. Dal convento Juliette racconta le sue avventure passate, finchè il passato non la verrà a cercare e con modi per niente rassicuranti.
Non so perchè ho preso questo romanzo, Non è nelle mie corde, ma credo sia la fiducia che nutro nelle capacità dell'autrice. Infatti, mi sono trovata a leggere distrattamente le prime pagine chiedendomi cosa ci fosse di interessante in una donna vinta dalla vita che si rifugia fra le suore. Mi sbagliavo moltissimo. Juliette non è affatto una vinta della vita, ha energie da vendere ed è ancora pronta a combattere, come dimostrerà di lì a poco. Il romanzo è corale, i capitoli sono raccontati in prima persona a volte da Juliette a volte da LeCorbeau, I personaggi, non solo i protagonisti, sono curati e sembrano vivere di vita propria, uno più interessante e coinvolgente dell'altro. Le Corbeau in particolare è estremamente affascinante, un uomo privo di qualsiasi scrupolo che non esita a sacrificare chiunque per arrivare dove deve e Juliette, forte come una tigre che si scaglia contro la sua gabbia fino a romperla e a riconquistare la sua libertà. Un romanzo magico, che sa come conquistare il lettore.

Voto:




Cambiamo genere e passiamo agli YA, i libri per giovani adulti che destano spesso qualche critica per la pessima scrittura o le banalità della trama, cui mi accodo. Non ho potuto, però, evitare di leggere Virals, il primo libro del genere scritto da Kathy Reichs (l'autrice che ha dato vita al telefilm Bones). Con al Reichs condivido quasi la professione e me ne sono subito appassionata, sebbene fra alti e bassi.

Trama:

Tory Brennan è una quattordicenne, nipote della celeberrima antropologa Temperance Brennan, che vive con il padre, Kit. a Charleston.
Con il suo "branco": Hiram, il buffone genio informatico, Ben, il belloccio misterioso, e Shetlon, il meccanico del gruppo, si trova a penetrare abusivamente nella struttura  di ricerca dove lavora il padre. Qui, in perfetto stile Peter Parker i ragazzi si infettano di un virus canino sperimentale e assumono dei nuovi superpoteri collegati alle capacità dei lupi.

In questo primo libro della serie, i ragazzi si trovano a fare i conti con il creatore del virus che li ha contagiati, che li sospetta di essere gli intrusi del laboratorio e con l'omicidio irrisolto di una ragazza che li rende vittime di una seria di sicari a pagamento.
Per salvarsi la vita i Virals devono fare i conti alla svelta con i loro nuovi poteri e venire a capo dei colpevoli dell'omicidio per neutralizzarli.

Il libro è uno YA, quindi non mi aspettavo moltissimo, ma è anche stato scritto da Kathy Reichs, quindi mi aspettavo comunque una lettura piacevole. Quest'ultimo punto è stato rispettato. La scrittura della Reichs, per quando si impegni non arriva mai alla banalità e all'inesattezza di certi YA.
Il punto negativo del libro credo sia stato il desidero di trasferire Temperance su Tory. Tory è una ragazzina di 14 anni, con spiccata curiosità scientifica, che ha letto tutti i libri della zia e che sa un sacco di cose che una quattordicenne non sa. Riconosce che lo scheletro che trova è femmina, lo scava come lo scaverebbe un archeologo addestrato e via dicendo. Si, fa anche la saputella come la zia. Pensando a me stessa a quattordici anni, la cosa sembra molto esagerata. In effetti, la Reichs stessa si rende conto che il bagaglio di conoscenze ed esperienza di Tory è esagerato per una ragazzina e cerca di sfumare qui e lì, ma non troppo bene.
Al di là di questa Temperance bambina e del prestito da Spiderman/Wolverine (ma del resto...non esistono superpoteri che non siano già stati scritti), il libro è scorrevole, ben scritto e coinvolgente. La trama è interessante e sensata, con un bel colpo di scena finale. Un thriller piacevole. C'è un tentativo della Reichs di uniformarsi agli YA cercando di trasformare Tory in una debuttante, ma dopo il primo ballo in società, è capitolo chiuso.
Da questo libro ho capito che: Kathy Reichs è troppo intelligente per riuscire a scrivere uno YA da manuale e si legge fra le righe, ma il risultato è del tutto sopra la media, credo proseguirò la serie.

Voto:



2 commenti:

  1. Adoro leggere, grazie per la dritta e complimenti per il tuo splendido blog! Mi sono unita ai tuoi lettori con molto piacere!

    Colgo l’occasione per invitarti al mio nuovo contest “Creazioni in Kucina”, dove potrai partecipare con ricette vegetariane, etniche o lievitati. In palio splendidi regali totalmente realizzati a mano dalla mia amica Eleonora ERCreazioni. Ti lascio il link così puoi scoprire di che si tratta:
    http://www.kucinadikiara.it/2015/06/creazioni-in-kucina.html
    Un abbraccio e buona serata,
    Chiara

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    1. Ciao!
      Grazie per i complimenti!!
      Ho visto il contest ma è decisamente fuori dalla mia portata...mi limiterò a guardare in attesa di migliorare ;)

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